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Compressori BOGE negli ospedali

venerdì, ottobre 11. 2019

Uno dei settori in cui gli impianti ad aria compressa trovano maggior applicazione è il settore ospedaliero.
Compressori BOGE negli ospedali

Negli ospedali infatti, sono molti i macchinari che utilizzano l’aria compressa: le apparecchiature per la TAC, gli strumenti utilizzati in sala operatoria, fino anche ai macchinari dello studio odontoiatrico. La qualità dell’aria prodotta per questi macchinari deve essere purissima, poiché si tratta di strumentazioni complesse, molto delicate anche molto costose, per cui la minima traccia di impurità può provocare gravi danni.

 

L’ambito in cui però la purezza dell’aria è imprescindibile – sia a livello normativo, sia soprattutto a livello di coscienza – è quello della respirazione artificiale. Quando l’aria compressa viene utilizzata per aiutare i pazienti nella respirazione prende in nome di aria medicale.

 

Requisiti dell’aria medicale

Come è logico, l’aria medicale deve rispettare degli standard elevatissimi, regolamentati della norma DIN EN ISO 736-1. Inoltre, essendo trattata alla pari di un farmaco, è soggetta alla legge della Farmacopea Ufficiale Italiana e la responsabilità in materia ricade sulla farmacia ospedaliera e sul dirigente.

 

Ecco alcune caratteristiche dell’aria medicale:

 

  • concentrazione di ossido di carbonio inferiore a 5ppm
  • ossido di azoto inferiore a 2 ppm
  • anidride carbonica non superiore ai 500 ppm
  • anidride solforosa inferiore a 1 ppm
  • vapore acqueo negli impianti compressori inferiori a 6t ppm
  • assenza di residui d’olio

 

Per garantire impianti conformi a queste richieste, gli impianti ad aria compressa BOGE sono oil-free, cioè garantiscono l’assenza di goccioline di oli minerali in sospensione. In più, l’unità di trattamento della serie DASZ-P purifica l’aria attraverso un sistema a sette stadi con due camere, dove l’aria viene essiccata grazie alla variazione di pressione e depurata da tutte le sostanze nocive. Oltre ai sette stadi di trattamento previsti dalla legge, il filtro sterile applicato ai nostri impianti può essere considerato un ottavo stadio a garanzia della purezza dell’aria compressa. E per chi volesse un controllo ancora più efficiente, è disponibile come optional sui modelli DASZ-P il controllo del punto di rugiada.

 

Ridondanza come questione di principio

Nella progettazione di un impianto ad aria compressa per gli ospedali, BOGE adotta come principio quello della ridondanza, cioè quello di garantire in ogni momento la disponibilità di aria compressa, anche in situazioni di emergenza, producendone il doppio di quanto necessario. La salute e il benessere dei pazienti sono infatti la nostra massima priorità.

 

A livello di normativa, anche se la vecchia norma UNI EN 737-3 sulla continuità di alimentazione è stata integrata e sostituita, la nuova norma UNI EN 7396-1 e 7396-2 obbliga ugualmente i produttori di compressori a garantire una quantità di aria compressa di gran lunga superiore a quella necessaria, al fine di fornire una continuità del servizio anche in casi emergenziali.

 

Per garantire una disponibilità sempre costante di aria compressa, gli impianti BOGE sono dotati di triplice o anche di quadrupla ridondanza. Ciò significa che l’impianto è dotato di almeno tre serbatoi per la produzione di aria compressa e almeno due serbatoi per i fluidi già trattati. Infatti, anche in caso di mancanza di tensione o guasti alla linea elettrica, è indispensabile fornire una “scorta” di aria compressa sufficiente al perfetto funzionamento di tutti i macchinari.

 

Grazie all’aiuto dei sistemi di controllo automatici, gli impianti BOGE si riavviano da soli anche dopo una mancanza di tensione. In più, viene immediatamente segnalato al sistema master l’eventuale malfunzionamento dell’impianto. Tutto ciò si deve alla tecnologia Focus Control 2.0, uno dei più moderni sistemi di controllo dei compressori: questo dispositivo è in grado di regolare e porre in sequenza fino a  quattro compressori contemporaneamente ed è dotato di un’interfaccia pratica e intuitiva.

 

Efficienza energetica

Se nel campo della qualità dell’aria gli impianti BOGE si sono rivelati tra i più affidabili del settore, anche nel campo dell’efficienza energetica non sono da meno. Pur mantenendo al primo posto nella progettazione la qualità dell’aria medicale e il funzionamento costante dell’impianto, le nostre soluzioni sono pensate per offrire un ottimo rapporto costo-efficacia a lungo termine. Ciò è possibile grazie all’uso delle più avanzate tecnologie per il risparmio energetico e il recupero del calore. Associando ad un impianto di produzione di arai compressa il sistema per il recupero di calore BOGE Duotherm, le aziende potranno riutilizzare il calore ricavato dalla produzione di aria compressa per il riscaldamento dei locali ospedalieri o per il riscaldamento dell’acqua ad uso sanitario, abbattendo così dei costi notevoli per l’azienda. Non molti sanno infatti che quasi il 94% del calore prodotto per la compressione dell’aria viene disperso; riuscire a convogliarlo e reimpiegarlo per il riscaldamento è il primo passo per creare una struttura ospedaliera smart a livello energetico economico, e anche ecosostenibile.

 

Inoltre, grazie ad Boge Connect, il sistema di controllo dei compressori BOGE, potrete monitorare il funzionamento dell’impianto in ogni momento, ottimizzando la produzione, individuando eventuali falle o sprechi, e intervenire rapidamente in caso di guasto o malfunzionamento.