Il tuo browser non è aggiornato. Aggiorna il tuo browser per una maggiore sicurezza, velocità e la migliore esperienza su questo sito.

5 errori da evitare quando si cambia un compressore

mercoledì, novembre 6. 2019

Il compressore è il cuore pulsante di molti impianti, attivi nei settori industriali più disparati, da quello alimentare a quello medico, da quello manifatturiero a quello metalmeccanico.
errori_compressori.jpg

Un guasto al compressore significa quindi rischiare di paralizzare l’intera produzione, con conseguenti gravi danni all’azienda. Per questo motivo, quando i sistemi rilevano un malfunzionamento, è opportuno intervenire tempestivamente per sostituire il pezzo o l’intero compressore.

 

Inoltre, bisogna ricordare che gli impianti ad aria compressa, per quanto duraturi, non sono eterni, e prima o poi vanno sostituiti con modelli più nuovi e tecnologicamente più avanzati. Dunque, può capitare che un compressore debba essere cambiato.

 

L’operazione è impegnativa, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dell’impiego di tempo. Sospendere temporaneamente la produzione, chiamare il tecnico e intervenire sul guasto o sulla sostituzione sono infatti operazioni lunghe e costose. Quindi, è bene non fare errori quando si cambia un compressore. Sarebbe infatti uno spreco di tempo e di risorse essere costretti a chiamare nuovamente un tecnico (magari di un’altra ditta) per intervenire sullo stesso punto o su altre parti dell’impianto danneggiatesi a causa della prima sostituzione.

 

In questa breve guida vedremo quali sono i 5 errori più comuni che si possono evitare durante la sostituzione di un compressore, e che salveranno sia il vostro tempo che il portafogli aziendale. Eccoli in breve:

  • non controllare il refrigerante prima e dopo la sostituzione
  • non verificare eventuali perdite e surriscaldamenti lungo la linea di scarico
  • non sostituire il contattore o teleruttore
  • utilizzare una lega sbagliata sui connettori
  • non controllare le porte di servizio dopo la sostituzione

 

Occhio al refrigerante prima e dopo

Se, prima della riparazione, il refrigerante risulta essere acido, è necessario ripulire l’intero impianto durante la riparazione: gli acidi infatti possono corrodere le parti meccaniche e danneggiare il compressore appena istallato. Insieme a quest’operazione, è bene sostituire anche i filtri e gli essiccatori: in questo modo si previene la circolazione nell’impianto di particelle contaminate.

 

Inoltre, se avete utilizzato un refrigerante diverso da quello utilizzato in precedenza, bisogna segnalarlo sul macchinario poiché, in caso di intervento successivo, i tecnici devono sapere di quale liquido refrigerante si tratta per poter intervenire.

 

Tenere sotto controllo il refrigerante è importante perché esso salvaguarda il compressore dal surriscaldamento, che resta una delle cause più comini di guasti agli impianti ad aria compressa. Dopo aver sostituito il compressore, controllate dunque la temperatura della linea di scarico: non deve essere né troppo bassa, né troppo alta. Ogni macchinario e ogni liquido hanno le proprie indicazioni specifiche per poter funzionare nel modo più efficiente possibile: rispettarle significa preservare il compressore e garantirne un corretto funzionamento nel tempo. Anche le perdite sono nemiche dei compressori, specie di quelli nuovi, appena istallati. Per poter ovviare a questo problema, dato che siete in tema di investimenti sui macchinari della vostra azienda, vi consigliamo di installare un sistema di monitoraggio e controllo efficiente e sempre a portata di mano.

 

Altri errori da evitare

Durante la riparazione o sostituzione totale del compressore, andrebbe di norma sostituito anche il contattore (o teleruttore), lo strumento che stabilisce, sopporta e interrompe le correnti in condizioni di sovraccarico. È una delle parti del compressore più soggette all’usura e, anche se vengono spesso realizzati in argento, un materiale capace di garantire una buona conducibilità elettrica anche in caso di ossidazione, non sono eterni. Soprattutto, un loro malfunzionamento può portare un compressore trifase a lavorare come uno monofase.

 

Anche i materiali con cui sono realizzati i connettori vanno controllati regolarmente, e devono essere adeguati al tipo di macchinario. Ad esempio, se i connettori del vostro compressore utilizzano una lega rame-acciaio, la percentuale di argento deve essere più elevata, per evitare guasti. O ancora, se utilizzate tubi di scarico in acciaio, assicuratevi che essi sia funzionali e funzionanti.

 

Infine, ricordatevi sempre di controllare le porte di servizio delle valvole, per evitare eventuali perdite. Durante la sostituzione del compressore infatti, gli indicatori di servizio vengono rimossi e, se non rimessi in sede, il liquido refrigerante può fuoriuscire dalle tubazioni o dalle valvole stesse. In questo caso si rischia di arrugginire l’intera porta e rendere più complicato, se non impossibile, un successivo intervento dei tecnici.

 

Abbiamo visto dunque quali sono i 5 errori più comuni da evitare quando si cambia un compressore; un ulteriore consiglio è quello di rivolgersi sempre a ditte specializzate, che possano vantare una grande esperienza nel settore ma soprattutto poter offrire pezzi di ricambio originali di ottima qualità.

 

Infatti, come detto in precedenza, gli errori in fase di riparazione possono portare più danni di quanti ce ne fossero in precedenza, sia in termini economici che in termini di tempo. Avere un’azienda di fiducia, che di sicuro non commetterà nessuno dei cinque errori durante il cambio del compressore, è la prima garanzia per una sostituzione dell’impianto priva di problemi. BOGE, fra i vari servizi per i suoi clienti, offre anche pacchetti di manutenzione e di estensione della garanzia, nonché ricambi originali e kit di manutenzione.